Matteo 9, 16-17
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli di Giovanni: «Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti.
Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».
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Gesù sta rispondendo ad una domanda posta dai discepoli di Giovanni, che fanno molti digiuni nell’attesa del compimento del regno di Dio.
I discepoli di Giovanni vivono una forma di religiosità tutta rivolta verso il futuro. “La vita sarà quella futura, adesso dobbiamo aspettare”. E così nel presente digiunano, non operano, attendono. Non vivono.
Invece i discepoli di Gesù mangiano e bevono.
Il vino è una chiara immagine dello Spirito che dà vita, ebbrezza, amore e l’otre che lo contiene è il simbolo del corpo, ovvero la nostra vita concreta che contiene questo Spirito.
Allora, essendoci questo vino nuovo, questo Spirito nuovo, anche il nostro corpo è nuovo, viviamo una novità di vita concreta. Cioè la nostra vita concreta esterna cambia: la nostra vita non è più un digiuno, una privazione, ma è ricchezza, è pienezza divina di ogni bene. La nostra umanità si rinnova di giorno in giorno.
Preghiera
La mano del Signore fu sopra di me
e il Signore mi trasportò mediante lo Spirito
e mi depose in mezzo a una valle piena d’ossa.
Egli mi disse: «Profetizza su queste ossa, e di’ loro: “Ossa secche, ascoltate la parola del Signore!&”.
Così dice il Signore, Dio, a queste ossa: “Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete;
metterò su di voi dei muscoli, farò nascere su di voi della carne, vi coprirò di pelle, metterò in voi
lo spirito, e rivivrete; e conoscerete che io sono il Signore”».
Io profetizzai come mi era stato comandato; e come io profetizzavo, si fece un rumore; ed ecco un
movimento: le ossa si accostarono le une alle altre. Io guardai, ed ecco venire su di esse dei
muscoli, crescervi la carne, e la pelle ricoprirle; ma non c’era in esse nessuno spirito.
Allora egli mi disse: «Profetizza allo Spirito, profetizza figlio d’uomo, e di’ allo Spirito: Così parla
il Signore, Dio: “Vieni dai quattro venti, o Spirito, soffia su questi uccisi, e fa’ che rivivano!&”».
Io profetizzai, come egli mi aveva comandato, e lo Spirito entrò in essi: tornarono alla vita e si
alzarono in piedi; erano un esercito grande, grandissimo.
dal Libro di Ezechiele 37, 1-14
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