La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Patrizio

s. Patrizio

Mc 9, 42-50

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.

 

Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile.

 

 

E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna.

 

E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.

 

 

Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore?
Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».

Mi ha sempre colpito questo brano di Vangelo fin dai tempi delle medie, quando gli educatori lo scelsero per indicare le iniziative della quaresima.
Scegli la vita, non la spazzatura.

Tagliare mani, piedi, occhi.

Gli occhi vanno ad evidenziare i nostri sguardi: dove si posano?

Le mani ci chiedono se sono aperte o chiuse e i piedi dove si dirigono?

Quale buona notizia raccogliamo oggi?
Il Signore ci invita ad una potatura (tagliare ma per far rinvigorire la pianta e farle fare più frutti).
Ci sono abitudini vecchie che non ci consentono di entrare nel regno di Dio? già riconoscerlo è il primo passo.

Ci sono relazioni che ostacolano la crescita, che ti fanno fallire?
Occorre scegliere strade di libertà per non essere di inciampo a noi e al cammino di fede degli altri.
Il modo è avere sale in noi e stare in pace, guardare gli altri con simpatia cercando il bene.

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