Luca 12, 34-44
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.
Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi».
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In questi giorni che ritorniamo a scuola e al lavoro la Buona Notizia ci ricorda di essere chiamati a vivere la nostra vita come servizio (“siate pronti con le vesti strette e le lampade accese“) e ci invita ad essere vigilanti per cogliere nella nostra giornata i segni dell’amore di Dio.
Che grande beatitudine (“beati quei servi“) riconoscere che Dio è all’opera anche nella nostra vita, saper cogliere i piccoli segnali di bene che a volte sfuggono.
“dov’è il vostro tesoro, là sarà il vostro cuore“. Diretti al tesoro, ma attenti ai trabocchetti.
Quali sono i tesori che custodiamo?
Per cosa vale la pena impegnarci?
Attenzione a non cadere nelle trappole: accidia, superbia, autosufficienza, egoismo.
Tutto ci è dato per orientare il nostro cuore verso il tesoro più prezioso: la relazione con Dio, il sentirci amati e sicuri nelle sue mani.
Ci sono pesi che mi distolgono da questo? Ne scrivo uno su un foglietto e lo affido al Signore.
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