Luca 6, 20a. 36-38
In quel tempo. Il Signore Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Ogni volta che leggo questo brano di Vangelo, sebbene io – come penso molti di noi – lo abbia già letto più e più volte, mi colpisce sempre l’inciso “alzàti gli occhi verso i suoi discepoli”. Queste poche parole ci permettono di comprendere pienamente come Gesù prima di parlare di giudizio, condanna e perdono, guardi con attenzione e amore i propri discepoli, perché Gesù non parla per giudicare le persone ma vuole parlare al loro cuore.
Nonostante questa convinzione, però, quando sento pronunciare da Gesù le parole “giudizio e condanna” ho sempre un po’ di timore. A questo proposito mi piace ricordare che don Oreste Benzi, sacerdote morto alcuni anni fa, diceva che “l’uomo non è il suo errore”. Infatti, quando Gesù ci dice “non condannate e non sarete condannati” vuole proprio portarci a comprendere che non si può identificare il peccato con il peccatore, l’uomo con il suo errore, e così giudicare l’uomo.
Anche Papa Francesco ci ricorda l’importanza di non giudicare per non essere giudicati a nostra volta: “Serve una Chiesa capace di riscoprire le viscere materne della misericordia. Senza la misericordia non è possibile inserirsi in un mondo di “feriti” che hanno bisogno di comprensione, di perdono, di amore”.
Per la giornata di oggi potremmo chiederci quanta misericordia e quanto “infinito” di Dio siamo capaci di portare alle persone che vivono accanto a noi. Nella logica dell’uomo è illogico amare e perdonare senza misura, ma non è così nella logica di Dio. Preghiamo, quindi, perché siamo sempre capaci di essere testimoni e strumenti della misericordia infinita di Dio verso gli uomini e le donne che ci sono accanto, secondo le parole di Sant’Agostino: “La misura dell’amore è amare senza misura”.
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