Marco 3, 31-35
Giunsero la madre e i fratelli del Signore Gesù e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
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Gesù oggi mostra di essere capace di andare fuori schema: di fronte alla richiesta della folla che lo invita a rispondere alle richieste dei suoi familiari, Egli reagisce affermando che i più vicini a Lui sono coloro che compiono la volontà di Dio.
Gesù non ha paura di deludere le aspettative, di rimanere bloccato nel modello delle convenzioni e del “bravo ragazzo”.
Ci invita ad andare oltre, a non svolgere solo il compitino, ma fare qualcosa di più per poter fare centro nella vita. Non è un caso che nella lingua ebraica il verbo “peccare” ha come origine il significato di “mancare il bersaglio”.
Siamo chiamati a vivere al meglio l’aspetto più importante della nostra esistenza: la relazione.
Gesù ci esorta a non limitarci nel donarci, ma seguire il suo esempio e a prenderlo come modello nella disponibilità a lasciarsi guidare dalla volontà del Padre, che non ci obbliga nelle decisioni, ma ci accoglie e ci accompagna.
Gesù ci invita a riflettere sul fatto che è possibile amare coloro che incontriamo solo nel momento in cui saremo entrati in una relazione intima col Padre che ci sostiene e custodisce e ci mostra il percorso per essere dono ed essere luce nella nostra vita come riecheggia in un versetto del libro di Ester “Divenuta così splendente di bellezza, dopo aver invocato il Dio che veglia su tutti e li salva” (Ester 5,1a).
Nella nostra giornata cogliamo l’opportunità di meditare questa frase di don Tonino Bello: “Fate spuntare gemme di decisioni forti, e sui rami della vostra vita matureranno i frutti della speranza”. Un’occasione per educare il nostro cuore ad aprirci alla Presenza di questo Dio che ci incoraggia a non accontentarci, ma vivere nella pienezza della relazione con Lui che illuminerà le nostre scelte.
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