Lc 20,1-8
In quel tempo. Mentre il Signore Gesù istruiva il popolo nel tempio e annunciava il Vangelo, sopraggiunsero i capi dei sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero a lui dicendo: «Spiegaci con quale autorità fai queste cose o chi è che ti ha dato questa autorità».
E Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una domanda. Ditemi: il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?».
Allora essi ragionavano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché non gli avete creduto?”. Se invece diciamo: “Dagli uomini”, tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni sia un profeta».
Risposero quindi di non saperlo. E Gesù disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
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Di fronte alla domanda di Gesù, queste persone non rispondono direttamente a Gesù, non entrano in dialogo con Lui e nemmeno tra di loro. Parlano e sanno tutto. Sanno che cosa dirà Gesù se rispondono una cosa, sanno cosa farà il popolo se rispondono quell’altra.
Gesù, però, pone a sua volta una domanda non perché voglia cambiare discorso o non la prenda sul serio, ma perché loro per primi vadano a fondo di quanto stanno chiedendo, perché si prendano sul serio, più di quanto pensino di fare. Purtroppo il loro unico interesse è la difesa del loro potere, la difesa della loro forza. E la parola “forza” ha una radice che significa forte, fermo, solido: questo è desiderabile ma è anche un aspetto negativo perché non si sposta, è immobile, non si lascia modificare. Quindi nel loro rimanere fermi finiscono per rifiutare la proposta di Gesù e la possibilità per vedere la realtà da un altro punto di vista. Se ne vanno vuoti, un po’ come il giovane ricco.
Il Signore oggi ci dà la possibilità di andare a fondo delle nostre domande, non ci dà la risposta ma ci pone a sua volta un interrogativo per aiutarci a fare luce su quanto gli chiediamo, a mettere meglio a fuoco il nostro obiettivo. Lasciamoci interpellare, mettiamoci in ascolto, anche con le parole del Salmo.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere.
(Salmo 95)
Quel che siamo e sembriamo,
A chi importa.
Quel che facciamo e pensiamo
Nessuno se ne indigna.
Il cielo è in fiamme,
Chiaro il firmamento
Sopra l’unione
che non conosce la via. (Hanna Arendt)
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