San Giuseppe, sposo della B.V. Maria

Mt 2, 19-23

In quel tempo. Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino.

 

Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

Nonostante sia venerdì di Quaresima, oggi ricorre la festa solenne di San Giuseppe, sposo di Maria e padre di Gesù.

Papa Francesco ha dedicato questo anno a San Giuseppe, colui che ha protetto la propria famiglia, Maria e Gesù. Giuseppe protegge, perciò, anche la Chiesa.

Ci vuole ricordare l’importanza del prendersi cura gli uni degli altri, a partire dalle nostre famiglie, dai nostri cari.

E’ una delle attenzioni che abbiamo riscoperto, nel bene e nel male del 2020 e che spero rimanga preziosa eredità di questo periodo terribile.

Giuseppe è raggiunto dal messaggero del Signore e si fida, è un uomo giusto, dalla fede semplice e profonda, è mosso verso il bene dei propri cari, delle persone che ha scelto di custodire.

In realtà in questa icona è Gesù che mette la sua mano sul capo di Giuseppe che tiene sulle spalle il bimbo Gesù: la vera cura che non manca mai è quella di Dio per noi!

Impariamo anche noi da Giuseppe a guardare alle difficoltà, ai pericoli delle persone che ci sono vicine, mettiamoci “in viaggio” per salvarle e riportarle in salvo, impegniamoci a proteggerle.

Preghiamo per tutti i papà, soprattutto chi lo è diventato da poco e chi lo è da tanti anni: possano tutti avere lo sguardo amorevole di Giuseppe nei confronti dei loro figli e figlie, pronti a sacrificarsi.

Prego per tutti i papà dei miei studenti, perchè possano essere figure autorevoli, attente, tenere e severe allo stesso tempo, capaci di dire la parola giusta al momento opportuno e silenziosi quando serve, ma pronti all’azione decisa e fiduciosa per il bene della famiglia.