Oggi è molto diffusa la consapevolezza che preparare un pranzo o una cena per sé, per la famiglia, per gli amici è un’operazione tutt’altro che banale ma ha implicazioni politiche, etiche, sociali; Il tema è materia di studio fin dall’infanzia e la coscienza che ciò che abbiamo nel piatto ha un impatto che va ben oltre al nostro corpo, che assume cibo per bisogno e per diletto, è una conquista di molti.
C’è stato un tempo, e questo tempo dura ancora, in cui mettere nel cesto della frutta fragole a dicembre e kiwi neozelandesi era usuale, indifferente rispetto al gustare l’uva a settembre e le albicocche del frutteto vicino a casa: pochi ragionavano su quante e quali conseguenze avesse fare delle scelte al supermercato.
I GAS (GRUPPI ACQUISTI SOLIDALI), agli inizi degli anni ’90, hanno contribuito a far crescere questa salvifica consapevolezza, da cui ormai non si può prescindere, se si ha a cuore la salute propria e del pianeta: sì, perché mangiare nella stagione estiva i mirtilli del campo vicino a casa non solo ci permette di gustarne appieno il sapore quando il frutto è maturo e di conoscerne il metodo di coltivazione, di sapere se e in che misura siano stati usati antiparassitari nocivi, ma comporta anche il risparmio di quel costosissimo (in termini di dispendio energetico ,ma non solo) viaggio che porta nei supermercati e sulle nostre tavole a febbraio degli insapori mirtilli peruviani.
Questi, e tanti altri che qui è impossibile riportare, devono essere stati i pensieri di coloro che, come si diceva, circa 30 anni fa hanno dato vita in Italia ai primi GAS.
Qui si vuole essere molto concreti e presentare uno di questi gruppi, nato abbastanza precocemente a Malnate, in provincia di Varese, e che ha un nome che è tutto un programma: si tratta del POM da TERA.
In principio poche teste pensanti: pensavano forse anche al risparmio (che male c’è?) derivante dall’acquistare a un prezzo più modico prodotti in quantità maggiori rispetto al fabbisogno di una singola famiglia. Poi la scelta dei prodotti portò al salto di qualità: alla definizione di GRUPPO di ACQUISTO si aggiungeva la “esse” di solidale: cosa compriamo? I prodotti a km. zero, che sono meno belli ma più buoni, meno belli ma anche con un minor impatto ambientale, meno belli ma ….senza alcuno sfruttamento di esseri umani: crescono, infatti, le dimensioni dei mirtilli in Perù, sempre più belli, tondi, grandi ma non il compenso giornaliero di un raccoglitore che copre appena il costo di tre confezioni dei frutti blu a New York (nota 1 ).
L’insieme si allarga, si riunisce nella casa dell’uno e dell’altro, le discussioni si accendono, qualcuno si dissocia, altri si motivano sempre più nel sostenere una forma di economia alternativa, l’ormai famoso consumo critico, che abbia riguardo per l’ambiente e per le persone, intenzionati a creare un gruppo veramente SOLIDALE: un gruppo nel quale si legga non solo il legame tra i membri (come suggerisce l’etimologia), ma anche e soprattutto l’attenzione a problematiche sociali.
Sono loro, che credono e sperano, a decidere di dare una forma al gruppo, nel frattempo arricchitosi di un certo numero di membri: nuove idee, nuove proposte ed esigenze: uno statuto, una sede, un’indagine accurata sui prodotti che devono rispondere a requisiti precisi riguardanti la qualità dei prodotti (ci si orienta sempre più verso coltivazioni e allevamenti biologici) , frutto di un lavoro sostenibile (nota 2)
Passo dopo passo tutto si realizza, grazie ad un’amministrazione comunale collaborante per quanto riguarda la sede e grazie ad elementi trainanti che si adoperano con convinzione e passione per il funzionamento efficace dell’attività ; via via si amplia anche la gamma dei prodotti (carni e pesci, formaggi, farine, detersivi) che devono comunque rispondere al criterio di trasparenza delle aziende, per quanto concerne sia il processo di lavorazione sia le condizioni di uomini e animali coinvolti, tra le quali si previlegiano quelle che abbiano qualche ricaduta positiva in ambito sociale.
Nasce l’associazione POM da TERA, un nome, proposto da una delle prime socie a cui ora è dedicata una sala- riunioni dell’attuale sede, sala Loredana, che parla del legame con la terra e con la tradizione locale: pom da téra sono le patate nel nostro dialetto, un prodotto nostrano che richiama semplicità e frugalità, tra i valori fondanti dei gasisti.
A questi obiettivi presto se ne aggiungeranno altri , più impegnativi e importanti, ma l’associazione diventa subito una realtà che si correla con altre sul territorio : i sogni di un commercio equosolidale prendono forma pian piano e i progetti si allargano fino a dove …non si vede una conclusione: questo è segno di un sogno buono e grande. (http://pomdatera.altervista.org)
Vittoria
NOTE:
1 https://www.nationalgeographic.it/come-il-deserto-peruviano-e-diventato-l-improbabile-capitale-mondiale-dei-mirtilli
2 Il Lavoro Sostenibile garantisce dignità alla persona, regolarità contrattuale, condizioni di lavoro sicure, reddito equo, uguaglianza e benessere personale. Combatte qualsiasi forma di sfruttamento e apre le porte al confronto con le persone su questi temi. https://fondazione.gigroup.it/lavoro-sostenibile/#:~:text=Il%20Lavoro%20Sostenibile%20garantisce%20dignit%C3%A0,le%20persone%20su%20
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