La bellezza è negli occhi di chi contempla

SCOPRIRE

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Abbiamo partecipato alla proiezione di un film-documentario girato dai giornalisti del nostro quotidiano online locale. La proiezione è stata realizzata con i filmati raccolti durante 600 km percorsi a piedi e in bicicletta nei territori della nostra provincia di Varese in circa venti giorni di tour. Lo scopo del film non era quello di fare un spot alla provincia, ma quello di suscitare curiosità nello spettatore verso le realtà locali e raccontare le storie delle persone che hanno camminato insieme ai giornalisti, accompagnandoli con racconti di vita, aneddoti legati ai luoghi visitati, storie personali intrecciate alla storia collettiva di quei territori.

La chiave di lettura è data all’inizio del film da una delle protagoniste: se per sole due settimane l’anno andiamo in ferie e partiamo per un viaggio alla scoperta di bellezza, perché non cercarla proprio dove passiamo le restanti cinquanta settimane dell’anno?

Siamo immersi in meraviglie che possiamo scoprire girando l’angolo.

Tra l’altro ad un costo irrisorio, se non gratis.

L’esperienza che ci è stata raccontata è stata una valorizzazione del turismo di prossimità e soprattutto della dimensione della lentezza, per scoprire che camminando o pedalando si incontrano persone e si intrecciano vite, nascono relazioni, si apprezzano i posti, si imparano cose nuove e si ammirano
particolari che, forse passando di corsa, non si era stati capaci di notare.

Si può scoprire la luce che cambia in uno stesso luogo a seconda dell’ora del giorno e della stagione, gli alberi che fanno un gioco di riflessi nell’acqua del lago, rendersi conto di quanto la nostra natura stia cambiando a causa dei mutamenti climatici e della siccità, si può cogliere la profondità del cielo, i colori delle rocce, ammirare paesaggi, sentire il canto degli uccellini, il fruscio delle foglie e -perché no?- il silenzio.

Imparare che si può parlare anche sussurrando; che accettare un caffè offerto non è andare “a scrocco”, ma scoprire il piacere dell’accoglienza e ricambiarla con gioia. Nel cammino darsi tempo per lasciar andare i pensieri ed ascoltarsi.
E considerare come questa bellezza che ci circonda, dal germoglio al tronco enorme, dal più piccolo pesciolino di ruscello al più grande predatore, dall’anziana che ripensa alla propria vita al piccolo nel grembo che si sta plasmando, il numero infinito di stelle nel cielo e la loro distanza da noi, il profumo dei fiori, la diversità delle foglie… tutto questo non può essere frutto del caso.

Ci rimanda al Creatore, e ci fa scoprire che siamo stati pensati ed amati, che su questa terra abbiamo una strada non per tutti lunga uguale, ma che di certo possiamo percorrere con gratitudine giorno per giorno, vivendo al meglio che possiamo e gustandoci il cammino.

Francesca e Francesco
(Fraternità Evangelii Gaudium)

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