Quanto è difficile dire SI. E’ più facile non dire, non esporsi, rimanere nel vago.
Delle volte è più semplice dire NO. Il NO ti toglie da qualsiasi responsabilità, ti fa delegare ad altri quello che sarebbe tuo. E’ più semplice e sbrigativo non dire, lasciare ad altri il compito di esporsi per poi, eventualmente, criticare qualsiasi decisione sia presa da altri al posto nostro.
Quanto sarebbe bello rendersi conto, invece, di quanto sia importante e costruttivo dire SI.
Quando si dice SI ci si predispone all’accoglienza, al ricevimento.
Se dico SI a un’amicizia, ricevo un tesoro che mi accompagnerà per tutta la vita.
Quando dico SI all’impegno, ricevo un mondo da accompagnare, da conoscere ed amare.
Quando dico SI all’amore, ricevo la felicità e la gioia del costruire.
Quando dico SI alla vita, ricevo un futuro, una speranza che va al di là della mia vita.
Quando dico SI a Dio, ricevo in dono la VITA, quella vera, quella buona, quella piena.
E noi siamo in perenne ricerca di questo; Sant’Agostino così scriveva: “Tu ci hai fatti per te e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te”.
Quando Maria ha detto SI a Dio, non solo ha ricevuto la Vita, ma la sua stessa vita è cambiata. Da quel momento è diventata MADRE e FIGLIA allo stesso tempo, “Vergine madre, figlia del tuo figlio” come diceva Dante. Ma attenzione a considerare il SI di Maria come qualcosa di straordinario fatto da una donna eccezionale, fuori dall’ordinario. Il SI di Maria è il SI che ognuno di noi può e deve fare. Il SI di Maria è affidamento, è fidarsi di Dio, è credere che nulla è impossibile a Dio, è credere che nelle mani di Dio la mia, la nostra vita, può diventare qualcosa di straordinario.
Roberto Benotti
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