Le generazioni hanno diverse priorità, sicuramente per i nostri nonni già sopravvivere era un buon risultato, tra guerre, carestie e malattie. Oggi una delle priorità, nella nostra società europea, è di sicuro essere felici.
Ognuno pensa di poter raggiungere la meta in modo diverso. Per tanti il mantra è “all around me“. Non sono una fanatica dell’inglese ma rende meglio di “tutto attorno a me”, che significa che io sono al centro di ogni mia scelta e che tutto viene visto in un’unica prospettiva che mi pone al centro. Nello studio, nel lavoro, nelle relazioni, nelle scelte quotidiane e nei progetti per il futuro, tutto ruota attorno a me.
Poi magari arriva l’imprevisto, quello che stravolge i piani, e allora è difficile trovarne il senso, se ho sempre ragionato ponendomi al centro di ogni cosa. Forse solo allora scoprirò che per stare bene devo cambiare prospettiva, devo togliermi dal centro e guardare gli altri e vederli, con le loro difficoltà, le loro storie e i loro sogni … scoprirò allora che il mondo è diverso da come lo immaginavo e che la vita è bella perché ci sono gli altri, che a volte hanno bisogno di essere aiutati, ma che mi possono aiutare se lo chiedo. Scoprirò di non essere più “solo” al centro, ma accanto a tanti altri e in cerchio e ciò mi farà stare bene.
Tutto questo si chiama solidarietà, sì, perché quando imparo ad aiutare scopro che tante persone sono disposte ad aiutarmi e la vita diventa molto più bella.
Oggi ho scelto di vivere con altre persone che hanno scelto di stare accanto a tanti fratelli e sorelle che vivono momenti di difficoltà, perché vengono da altri Paesi, perché sperimentano la malattia o solo la solitudine: sono felice di poter dare un aiuto e di ricevere tanto da ogni incontro con gli altri.
Donatella De Giorgi, Laica Missionaria Comboniana (Lecce)
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