ss. Protaso e Gervaso

Lc 12, 1b-8

In quel tempo. Il Signore Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.

 

 

Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.

 

 

Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.

 

 

Non abbiate paura: valete più di molti passeri! Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio».

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Gesù ci invita alla trasparenza e alla purezza di cuore. Ci rassicura (nonostante possa sembrare un’intimazione) che ogni menzogna sarà svelata e che prima o poi vi sarà solo la verità. 

Affermazioni che possono suscitare disagio e inadeguatezza, perché nel nostro intimo sono molteplici le situazioni e pensieri che teniamo nascosti (a noi stessi e agli altri), che affossiamo affinché non prendano il sopravvento nei nostri pensieri, nella nostra mente e nel nostro cuore. 

Suscitano disagio perché siamo un pó tutti ipocriti a tratti della nostra vita. Perché custodire la purezza d’animo è difficile. 

Chiediamo al Signore di poter trovare il coraggio di indagare nel nostro animo e nel nostro vissuto, in modo da poter cogliere con sollievo la Sua esortazione ed essere più certi della nostra personale integrità.  

Desideriamo che quanto Gesù ci comunica possa essere per noi fonte di rassicurazione e promessa di giustizia: la misura di una giustizia che siamo chiamati a cercare e affermare qui e oggi. 

Aiutaci, Signore ad ascoltare ciò che risuona nel nostro intimo e a dargli voce, senza nascondere, camuffare o mentire. 

Rendici puri di cuore, affinché l’ipocrisia resti una tentazione lontana da noi. 

Ti rendiamo grazie per i piccoli che con il loro sguardo innocente sul mondo e con la loro libertà d’animo ci danno l’esempio e ci ricordano qual è la strada da percorrere per essere anche noi figli capaci di amare come il Padre.

• Come vivo quando incontro l’ipocrisia negli altri? 
• E quando io stesso ne sono tentato?
• Rifletto che perfino i capelli del mio capo sono contati. Sono consapevole che c’è un Padre che mi conosce così a fondo?