Luca 12, 1-8
Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: “Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia.
Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.
Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Si, ve lo dico, temete Costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio.
Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri.
Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio”.
#ipocrisia #bellezzadellaverità
In questo brano di vangelo, Gesù parla chiaro ai suoi discepoli condannando l’ipocrisia (dei farisei) perché è atteggiamento che nasconde la verità.
Gesù vuole la coerenza e non ciò che rimane nascosto; vuole che i discepoli siano sinceri e che non abbiano paura della verità.
Li invita a condividere con gli altri gli insegnamenti imparati da Lui, a non tenerli per sé ma a divulgarli.
E’ lo stesso messaggio che Gesù vuole lasciare anche a noi oggi, in questo tempo in cui è più che mai urgente essere cristiani veri, che non lasciano apparire le cose per ciò che non sono, ma che fanno trasparire la bellezza della sua verità.
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