La bellezza è negli occhi di chi contempla

ss. Sisto II e compagni; s. Gaetano

ss. Sisto II e compagni; s. Gaetano

Luca 12, 8b-12

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.

 

Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.

 

 

Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

 #SPIRITO #AmorefattoPersona #adocchichiusi

Non esiste una gerarchia di importanza tra le persone della Trinità, ma in questa pagina di Vangelo sembra proprio che Gesù faccia una differenza: l’incredulità verso di lui è perdonabile, ma non quella verso lo Spirito Santo.
Questo forse perché Gesù ha fatto esperienza delle nostre debolezze, dei limiti umani e perciò è pronto ad avere misericordia delle nostre debolezze e fragilità a riguardo di lui; ma lo Spirito Santo è Amore fatto persona della Trinità, è il senso, l’essenza stessa della vita umana e l’incredulità nei confronti dello Spirito non può essere perdonata.

Con il nostro modo di prendere la vita, di vederne il senso, di considerarla un dono o un peso, di viverla da fratelli o da egoisti noi possiamo sconfessare lo Spirito Santo.
Possiamo scegliere di restare ad occhi chiusi davanti alla luce, possiamo scegliere di rifiutare l’Amore; possiamo scegliere di non confidare in nessuno e in niente: resteremo nel buio, senza amore, senza nessuno o niente che ci strappi dal male.

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