La bellezza è negli occhi di chi contempla

Terza Domenica dopo Pentecoste

Terza Domenica dopo Pentecoste

Mc 10, 1-12

Partito di là, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l’ammaestrava, come era solito fare. E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono:

 

«È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». 

 

Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». 

 

Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». 

 

Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto».

 

 

Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio.”

#indissolubile #persempre #immersiindioamore

In queste righe di Vangelo, colpisce subito l’atteggiamento dei farisei che si presentano da Gesù per metterlo alla prova, con una domanda che cerca di metterlo in difficoltà dal punto di vista morale. Egli, però, non si sofferma entrando in merito al quesito, ma va al nocciolo di quello che appare: la legge interiore di ogni relazione d’amore, di ogni legame, se è vera, è indissolubile.
Così ci viene data la possibilità di unirci in modo inscindibile alle persone: non esiste alcuna relazione che non sia chiamata a chiedere la capacità di perdere se stesso per dare vita ad un altro, per donarsi all’altro in ogni situazione.

Quello che deve essere più importante nella famiglia è il “tu”. (Papa Francesco)

Mi capita di cogliere nei discorsi di molte persone che l’idea del “per sempre” sia qualche cosa di non vivibile, che stringe la libertà, che ci spinge a non credere che una vita bella ed autentica sia possibile: noi, invece, siamo davvero capaci di fare cose belle e grandi.
Gesù ci ricorda oggi che possiamo costruire la verità del nostro progetto di vita nella fedeltà e nel dono reciproco, all’interno della coppia ed in generale nelle relazioni: ci accompagna a farlo perché siamo immersi in un Dio che è amore e che ci chiama a convertirci ogni giorno alla Vita.

 Nella mia vita personale, come vivo la relazione uomo-donna?
 Nella vita all’interno della mia famiglia o nelle Comunità che abito, come vivo le relazioni con il prossimo?
 Che cosa mi aiuta per uscire maggiormente dall’io e fare parlare il tu?

Buono e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Egli non continua a contestare e non conserva per sempre il suo sdegno
(Sal 102)

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: