Da alcuni anni, diverse città stanno promuovendo un turismo green, che sostenga l’economia locale e che sia rispettoso delle risorse naturali. Per far fronte alla crisi climatica, infatti, è necessario anche elaborare un nuovo modo di viaggiare e di vivere le città con un impatto sociale, economico e ambientale consapevole.
Il Global Sustainable Tourism Council (GSTC), l’ente che stabilisce a livello mondiale gli standard del turismo responsabile, ha individuato alcuni criteri per valutare quanto sia possibile per i turisti vivere le città in modo sostenibile; i principali fattori presi in considerazione da questi criteri sono la gestione sostenibile e responsabile delle risorse, l’impatto socio-economico e l’impatto sull’ambiente.
In Europa sono sempre di più le città i cui abitanti si oppongono all’incontenibile numero di turisti e al loro comportamento: Venezia, Barcellona e Amsterdam sono solo alcuni esempi. A differenza di queste città che hanno imposto divieti e limiti per disincentivare il turismo di massa, ce ne sono alcune che stanno cercando di gestire questa problematica, incentivando comportamenti virtuosi da parte dei turisti.
L’esempio più recente è quello di Copenaghen che è da tempo considerata una delle metropoli al mondo più attente alla sostenibilità ambientale e che mira a diventare la prima capitale al mondo a zero emissioni di carbonio nel 2025. A partire dal 15 luglio fino all’11 agosto nella capitale della Danimarca, i turisti che si sposteranno con i mezzi pubblici o in bici e prenderanno parte ad attività benefiche per l’ambiente verranno premiati, ad esempio, con pasti offerti e ingressi gratuiti nei musei. Mikkel Aarø-Hansen, l’amministratore delegato di Wonderful Copenaghen, l’ufficio del turismo della città, ha affermato che l’obiettivo dell’iniziativa è “trasformare il turismo da un peso per l’ambiente a una forza di cambiamento positivo”.
In questo momento il progetto CopenPay coinvolge 24 attività, ma l’ufficio del turismo conta di aggiungerne di nuove ogni anno. Il suo impatto sarà positivo e consistente proprio grazie alla sinergia e alla collaborazione tra diversi enti, associazioni e organizzazioni territoriali. Fra queste ci sono luoghi di cultura come musei, ma anche ristoranti e attività di intrattenimento. Ad esempio, una scuola di surf della città offrirà un pranzo gratuito a tutti coloro che dopo il corso dedicheranno mezz’ora del loro tempo a pulire la spiaggia. La Galleria Nazionale di Danimarca, invece, organizzerà un workshop con il fine di insegnare ai visitatori a creare delle sculture con i rifiuti di plastica che porteranno con sé alla Galleria.
Per organizzare un soggiorno sostenibile a Copenaghen e programmare queste buone azioni è sufficiente collegarsi al sito visitcopenhagen.com e scegliere una delle 24 proposte.
L’obiettivo di CopenPay non è aumentare il turismo invasivo e irresponsabile, ma incoraggiare ed educare a comportamenti sostenibili. Si tratta di un progetto pilota che per il prossimo mese sarà in fase di sperimentazione, ma che con tutta probabilità verrà riproposto il prossimo anno sempre in estate e allargato ad altre città della Danimarca.
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la transizione verde e un turismo più responsabile, non solo per i numerosi benefici che porterà all’interno della città, ma anche e soprattutto perché genererà una catena di azioni positive: l’idea alla base del progetto, infatti, è proprio quella di far sì che i turisti portino con sé un approccio più verde al ritorno a casa, trasformando la sostenibilità nel souvenir più prezioso.
Gaia Sironi, neodiplomata
No comments yet. Be the first one to leave a thought.