Cari bambini, ormai non manca molto alla grande festa di Pasqua: domenica prossima entreremo già nella Settimana Santa.
Ma intanto, soffermiamoci sul Vangelo di oggi che parla di un miracolo grandioso: Gesù fa tornare in vita l’amico Lazzaro che era morto già da quattro giorni. Gesù chiama di nuovo alla vita un uomo che era stato seppellito, c’è da rimanere davvero senza fiato!
L’evangelista Giovanni sa bene quanto sia straordinario questo episodio e ce lo racconta con tantissimi particolari. Ci riferisce i discorsi tra Gesù e i suoi discepoli mentre vanno a Betania. Ci dice come gli apostoli non riescono a capire che cosa Gesù voglia fare e come il Maestro cerchi di prepararli a ciò che vedranno. Ci racconta di Marta, sempre irruente. Appena viene a sapere che arriva l’amico Gesù, gli corre incontro, gli presenta il suo dolore, ma dichiara anche la sua fede.
Dopo aver parlato con il Maestro, va a chiamare sua sorella Maria, che ripete la stessa certezza di Marta. Di fronte al sepolcro di Lazzaro, Gesù chiede che venga tolta la pietra che ne chiude l’ingresso. Prega il Padre con fiducia, con parole così belle che val la pena ascoltarle ancora: “Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato”
Sì, Gesù sa bene che il Padre lo ascolta in ogni momento, ma dice il suo grazie con gioia, con amore, ad alta voce, perché tutti quelli che stanno intorno non abbiano dubbi che è la forza di Dio a compiere il prodigio.
Infatti, dopo aver pregato, Gesù chiama l’amico, perché esca dalla tomba. E così accade, tra lo stupore di tutti e la gioia senza misura delle due sorelle!
Chissà che brivido di emozione nel veder Lazzaro affacciarsi sulla soglia, con addosso ancora le bianche stoffe in cui era stato avvolto, come usavano fare i Giudei con i morti!
Gli apostoli e i presenti non capiscono tutto per bene, ma questo ci permette di renderci conto che in qualche modo, con questo miracolo grandioso, il Maestro sta anticipando la sua stessa Risurrezione. Sta dicendo chiaramente che Lui ha il potere di ridare la vita. Sta mostrando agli occhi di tutti che la morte non è la grande nemica, perché la forza del Suo amore la può vincere, la può sconfiggere per sempre!
Ma soffermiamoci ora su alcuni dettagli del comportamento di Gesù che l’evangelista Giovanni evidenzia in modo particolare.
Un primo dettaglio riguarda l’affetto che lega Gesù a Marta, Maria e Lazzaro: “Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro”. È bellissimo il fatto che, pur amando tutti, anche Gesù, come noi, ha le sue preferenze, le sue simpatie, le persone che sente più vicine al suo cuore, che gli sono più care. Ecco, Lazzaro, Marta e Maria, per Gesù sono amici così.
Un altro particolare sul quale soffermarci è il pianto di Gesù davanti alla sua amica Maria che sta piangendo anche lei. Che cosa straordinaria sapere che anche Gesù piange, proprio come noi.
E l’evangelista Giovanni spiega bene ciò che accade in questo momento, davanti alla tomba di Lazzaro: “Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: Guarda come lo amava!”
Nella tristezza, nella sofferenza, del dolore, non possiamo mai sentirci soli, perché sappiamo che il Signore Gesù è lì, vicino a noi, e comprende perfettamente tutto quello che abbiamo nel cuore.
Il suo essere il Figlio di Dio non lo fa stare lontano, distante, disinteressato… è il Signore che sa anche piangere, che si sa commuovere, che non ha paura di mostrare il bene che vuole alle persone, ai suoi amici!
La nostra amicizia con Gesù è nata con il Battesimo; coltiviamo questa amicizia, come hanno fatto Lazzaro e le sue sorelle, seguiamo quello che ci insegna.
In questo brano vediamo un Gesù commosso, piange. Anche noi alle volte feriamo Dio, lo facciamo soffrire, Lui però non si arrabbia con noi, ci spinge ancora di più a credere e a fidarci di lui, per poterci rialzare e camminare come ha fatto Lazzaro.
ATTIVITA’:
Colora il disegno della Resurrezione di Lazzaro
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