Ero stata in negozio, alcune settimane fa. Dopo aver osservato le biciclette esposte, ho fatto a Sergio la mia richiesta: la mia bici deve essere elettrica e pieghevole insieme, hai qualcosa da propormi?
Dopo qualche precisazione sull’uso che ne volevo fare, Sergio ha preso il catalogo e mi ha mostrato le tre opzioni, una volta individuata la migliore per me, l’ho ordinata, ma “vanno a ruba” dice Sergio, “ci vorrà qualche settimana, forse più di un mese”.
Invece dopo tre giorni squilla il telefono con la bella notizia: “la tua bici pieghevole ed elettrica, colore arancione, arriva fra pochi giorni”.
In pratica venerdì santo l’ho ritirata.
Ma la vera bella notizia è che la bicicletta mi permette di vedere la città in modo nuovo, non più con gli occhi del pedone e nemmeno con quelli dell’automobilista. La mia città, quasi una cittadella ultimamente, visto che non si possono valicare i confini comunali, mi è apparsa improvvisamente in un modo nuovo, con le salite e le discese, i buchi nella strada e i sensi unici da rispettare anche nelle vie più strette, la bellezza delle strade secondarie rispetto a quelle più frequentate ma pericolose.
Insomma, uno strumento che mi permette di fare un po’ di sport mentre torno dal lavoro, ma anche di scoprire cose nuove e interessanti laddove vivo da sempre.
Perchè non si finisce mai di imparare cose nuove anche tra le strade di sempre; a Pasqua non sono andata in vacanza, ma era come se fossi in un luogo diverso, tutto grazie ad una bicicletta!!
Silvia N.
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