Venerdì della II settimana di Avvento

Mt 12, 38-42

In quel tempo. Alcuni scribi e farisei dissero al Signore Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come
infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Nel giorno del giudizio, quelli di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di
Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».

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Perché chiedere un segno? Mi piace provare a mettermi nei panni di ha incontrato Gesù dal vivo! Forse i farisei chiedono un segno per mettere in difficoltà Gesù perché in fondo hanno capito che aveva qualcosa di grande e faceva loro paura.

Io credo che l’uomo tante volte sia legato a ciò che vede, ha bisogno di conferme, cerca spiegazioni, cerca novità in cui credere, vuole toccare con mano…a volte lo fa per sfiducia e per mettere alla prova, a volte con semplicità ha proprio bisogno di concretezza. Già il fatto di chiedere implica aver pensato ad una cosa, averci meditato e se fatte senza inganno le domande sono sempre positive, ci mettono in moto.

Mi pongo sempre nuove domande rispetto alla mia fede o penso di sapere già tutto?

Chissà come mi sarei comportata io se avessi vissuto ai tempi di Gesù, probabilmente mi sarei aspettata anche io qualcosa di sorprendente per poter dire: credo!

Siamo fortunati noi, sappiamo come sono andati a finire i tre giorni e le tre notti di Gesù nel cuore della terra, possiamo dire che Gesù é Risorto!
I discepoli invece hanno vissuto seguendo un amico, seguendo la sua Parola, non sapevano bene dove li avrebbe portati, si sono fidati!

Ancora una volta il vangelo ci chiede di interrogarci sulla nostra capacità di fidarci e di amare Dio e gli altri: la nostra logica concreta chiede spesso un riscontro rischiando una strada di possesso, la logica di Dio è di chi dona tutto per Amore, senza chiedere nulla in cambio!

Che in questo tempo di Avvento possiamo riuscire a prenderci le nostre piccole pause:
per stare con Te,
per ricaricarci dalle nostre fatiche,
per imparare ad Amare come Te,
per chiederTi di irrompere nel nostro cuore,
per domandarTi aiuto affinché possiamo fare scelte giuste e belle,
per aprire gli occhi e vedere i segni di Dio che già ci sono nella nostra vita!

“Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia!”