La bellezza è negli occhi di chi contempla

Venerdì della settimana della XI Domenica dopo Pentecoste

Venerdì della settimana della XI Domenica dopo Pentecoste

Luca 12, 22-26

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Per questo io vi dico: non preoccupatevi per la vita, di quello che mangerete; né per il corpo, di quello che indosserete. La vita infatti vale più del cibo e il corpo più del vestito.

 

 

Guardate i corvi: non séminano e non mietono, non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre.

 

Quanto più degli uccelli valete voi!

 

 

Chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?

 

Se non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto?».

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Quante volte nella nostra vita ci troviamo in affanno per pensieri e preoccupazioni. Sono certa che tutti noi anche in questo momento corriamo con la mente a qualche nostro caro che ci crea una preoccupazione oppure a un lungo elenco di cose da fare di ogni tipo. 
 
Il Vangelo di oggi, però, ci richiama a riscoprire una verità che tutti noi conosciamo, ma che alle volte, nel turbinio della vita quotidiana, non ricordiamo: il Signore, Creatore del mondo, si prende cura di tutte le sue creature. Questo è un modo per riscoprire, insieme alla cura di Dio per ogni creatura, anche il nostro valore, in quanto creature di Dio: noi siamo preziosi ai suoi occhi
 
Non solo, riconoscere nella creazione la cura di Dio per ogni essere è un modo per contemplare la bellezza e la ricchezza della sua opera. In questo tempo per molti di vacanza, approfittiamo per riconoscere e rendere grazie per la bellezza del creato del Signore. Infatti, proprio tramite la contemplazione del creato possiamo contemplare la grandezza del Signore.
“E questa è la strada della preghiera di contemplazione: io Lo guardo, Lui mi guarda! Questo atto di amore nel dialogo silenzioso con Gesù fa tanto bene alla Chiesa. Ciò che nasce dalla preghiera e non dalla presunzione del nostro io, ciò che viene purificato dall’umiltà, anche se è un atto di amore appartato e silenzioso, è il più grande miracolo che un cristiano possa realizzare.” (Papa Francesco

 
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