La bellezza è negli occhi di chi contempla

Venerdì della VII settimana di Pasqua

Venerdì della VII settimana di Pasqua

Gv 16, 5-11

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.

 

Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo
manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».

#tristezza #Gesùpensaanoi! #amare #farsipiccoli

Come reagiamo noi, quando un amico o una persona cara si allontana, se ne va? Nella maggior parte dei casi la tristezza ci prende come se una separazione fisica possa simboleggiare una fine, come se non ci fossero altri modi per stare vicini.

Anche ai discepoli di Gesù capita questa cosa e giustamente Lui si meraviglia che, anziché chiedere dove andrà, i suoi amici si rattristano, si fermano e si chiudono in questa loro emozione.
Il contesto in cui Gesù pronuncia queste parole é quello del giovedì Santo, Giovanni ce lo presenta un po’ in maniera diversa dagli altri evangelisti: Gesù parla molto ai suoi, per comunicare loro tutto quello che ha nel cuore.
Gli eventi stavano travolgendo i suoi discepoli, dopo tre anni passati con il Maestro, tutto stava prendendo una piega che umanamente era difficile da affrontare.
E Gesù cosa fa? Pur sapendo a cosa andava incontro, al calvario che lo aspettava, ancora una volta pensa a noi! Pensa al nostro bene e afferma: se io non me ne vado, lo Spirito Paraclito non può venire. Poiché la cosa migliore per voi è che lo Spirito venga io devo andarmene, devo “diminuire”, come aveva fatto il Battista.

Ed ecco qui che ancora una volta la logica umana é ribaltata!! Se noi, presi dal timore di perdere qualcuno o qualcosa, ci chiudiamo in noi stessi, guardiamo solo a noi, diventiamo un po’ egoisti, Egli fa il contrario. Proprio perché sa che abbiamo bisogno dello Spirito, si fa da parte, ci ama talmente tanto che dona la sua vita per noi.

Quante volte noi riusciamo ad applicare questa cosa nella nostra vita? Quante volte pensiamo che Amare significhi stare sempre vicini fisicamente, stare in contatto, “controllare”, avere sempre a portata di mano?
Gesù ci dice che Amare è farsi piccoli perché l’;altro possa crescere, Amare è sapersi fare da parte per il bene dell’altro, Amare è lasciare spazio per spiccare il volo, Amare è accompagnare senza imporsi, Amare è capire quando fare silenzio, Amare é essere vicini anche da lontano.

E allora, che dire?
Grazie Gesù per questo tuo “lasciarci”, grazie per questo tuo pensare costantemente al nostro bene, grazie per queste tue parole accompagnate da esempi chiari e concreti, grazie per il dono dello Spirito che viene in aiuto alla nostra debolezza.
Aiutaci ad attingere da questo Amore nel nostro tentativo di amare, quotidiano.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: