La bellezza è negli occhi di chi contempla

VII giorno dell’ottava del Natale – s. Silvestro I, papa

VII giorno dell’ottava del Natale – s. Silvestro I, papa

  • Luca 2, 33-35
    In quel tempo. Il padre e la madre del Signore Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
 
Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse:
«Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
Tutte le mamme hanno un rapporto speciale con i propri figli, gioiscono con loro nei momenti felici e soffrono con loro nelle difficoltà, fino anche a prendere su di sé il loro dolore.
 
Immagino quindi il dolore profondo di Maria al sentire dire del proprio figlio Gesù le parole di Simeone: “Egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima.”
 
Sembra quasi voler dire a Maria che la stessa spada, che trafiggerà l’animo di suo figlio Gesù, colpirà anche il suo animo.  
 
Provo ad immedesimarmi in Maria, a percepire la sofferenza di dover portare il peso di questa profezia.
E penso a me, penso a come io sia in grado di prendere su di me le sofferenze dei fratelli e delle sorelle che mi sono messi accanto.
 
Penso a quest’anno che sta volgendo al termine, un anno ancora caratterizzato dalla pandemia, di grande sofferenza per molti e che lascia ancora spazio a molte incertezze.
 
Credo, però, che proprio in questo tempo così complesso la famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe possa essere un esempio significativo per noi.
 
Per il nuovo anno che tra poche ore inizierà, preghiamo perché siamo in grado di rimettere al centro la consapevolezza che, come ci dimostra la Sacra Famiglia, le relazioni sono il cuore del messaggio del Signore. Come ci insegna Maria, ricordiamoci che ciascuno di noi è chiamato ad essere dono per gli altri.
Impegniamoci quindi ad apprezzare e a curare i legami affettivi, soprattutto dopo aver vissuto la distanza fisica dalle persone care.
Scegliamo di portare ogni giorno del prossimo anno un gesto o una parola che sappia portare la speranza e l’amore del Signore a chi ne ha bisogno.

 
 
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